Claudia Rainville, fondatrice della Metamedicina e illuminata psicoterapeuta, nel suo libro “La mia vita per la Luce”, dedica una poesia al coraggio. Dal latino cor, «cuore». Quello del coraggio, sembra essere, quindi, affare del cuore. Avevo creduto che il coraggio fosse soffrire il silenzio, stringere i denti, accettare l’inaccettabile,sopportare l’insopportabile. Avevo creduto che il coraggiofosse far fronte alle prove senza lamentarsi, senza versare lacrime, senza chiedere aiuto a nessuno. Avevo creduto che il coraggio fosse dimenticarsi di se stessi per gli altri, sacrificarsi per chi si ama, rinunciare, soffocare ciò che si sente. Non sapevo che il coraggio fosse ricominciare, senza scoraggiarsi nonostante i dubbidentro di noi. Che il coraggio fosse perseverare quando avremmo avuto tutti i motivi per fermarci. Non sapevoche il coraggio fosse osare. Osare essere diversi, seguire strade non battute, rinunciare alle proprie zone di conforto. Non sapevo che il coraggio fosse affrontare le proprie paure e le proprie zone d’ombra per amarsi meglio. Non sapevo che il coraggio fosse amare ancora di più, dopo essersi sentiti traditi, rifiutati, abbandonati. Che il coraggio fosse rivelare la propria vulnerabilità, lasciar scorrere le lacrime. Non sapevoche il coraggio fosse mantenere la propria fede, mantenere lo sforzo. Non sapevo che il coraggio fosse avanzare verso la realizzazione di sé per ispirare gli altri a battere il passo. Ma adesso…lo so! Mangiando lentamente e silenziosamente le sue parole, mi si è rivelato quanto il coraggio abbia a che fare con l’autenticità perché è necessario averne tanto per scoprire i colori di ciò che è sinceramente nostro. Il coraggio è di chi desidera la verità e di chi vuole impegnarsi umilmente a camminare sulla via del risveglio. Di chi affida tutto al cielo e alla terra, curando con il miele più dolce i nuovi spazi di coraggio autentici, rinunciando alle “proprie zone di conforto, per amarsi meglio”. Ai coraggiosi che interessandosi agli affari del loro cuore, diventeranno sempre più coraggiosamente consapevoli, quindi, sempre più vivi.
Marika Lovecchio Psicologa e Naturopata infantile
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