In questo 2020, il mio spazio meditativo è stato un piccolo ruscello vicino a casa. L’ho osservato nel susseguirsi delle stagioni. Sempre nuovi e diversi sono stati i colori degli alberi che lo circondano, così come quelli dei cespugli a ridosso delle sue acque e l’erba che gli fa da tappeto di benvenuto. La sua corrente d’acqua, invece, non smette mai di fluire, di scorrere. Talvolta scivola con forza, altre con inesorabile lentezza. In un tratto, si schianta con veemenza su grosse pietre, ma non la fermano, continua il suo corso. In questa fredda giornata di inizio inverno, a pochi giorni dal Natale, l’aria è gelida e, mentre scrivo, il rumore del ruscello chiarisce un pensiero che mi accompagna da qualche tempo e che assomiglia, in realtà, ad una certezza: per quanto freddo e bianco sarà questo inverno, le sue acque vedranno sicuramente nascere la primavera. Sui rami degli alberi spunteranno le prime timide foglie, lo stuolo di foglie dai colori ancora caldi sul quale sono seduta, lascerà il posto a dell’umida e verde erba dove spunteranno poi fiori colorati.Il 2020 ha avuto i contorni di un lungo inverno, sia fuori che dentro di noi. Abbiamo visto sbarrate molte delle vie che ci hanno portato negli anni lontano o distratti dall’ascolto profondo di noi stessi, dalla presa in cura di quell’inverno interiore che ha iniziato ad urlare forte, fiducioso di poter essere finalmente ascoltato. Forse, avendo dovuto e dovendo obbligatoriamente sostare lì un po', abbiamo attivato risorse che non erano state finora necessarie. E chissà se, nel nostro inverno, non erano sepolti da coltri di neve ormai ghiacciata, ricordi, sogni o talenti che aspettavano solo di essere visti e liberati nel silenzio di uno spazio meditativo che assume la forma di una primavera dell’anima.L’acqua di questo ruscello prosegue il suo movimento spontaneamente, senza intervento alcuno. Nel guardarlo fluire e nell’ascoltarlo, riconosco profondo il nostro scambio perché qui, umile, davanti a lui mi accorgo che se lasciamo andare le cose, rinunciando a controllarle e a darle direzione, possiamo essere quanto prima liberi per primavere che magari, altrimenti, mai potrebbero o sarebbero potute fiorire. Infondo, le azioni di senso e significato della vita, sono sempre l’esito di un lavoro intimo e coraggioso. Meditativo. Buon Solstizio d’Inverno a tutti. Con l’augurio che questo inverno possa essere ancora e ancora, benedizione per futuri e abbondanti raccolti…
Dott.ssa Marika Lovacchio Psicologa e Naturopata infantile
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