Amae mi è comparsa in sogno tanti anni fa. Non conoscevo l’esistenza di questa parola né il suo significato, ma facendo un’approfondita ricerca sul web ho scoperto che le sue origini sono giapponesi. È la forma nominale del verbo amaeru ed entrambe, derivano da un aggettivo, amai, ovvero “dolce, di gusto dolce”. Letteralmente amaeru significa “ottenere dolcezza” e, nel linguaggio comune, si riferisce ad un comportamento che esprime una richiesta di benevolenza che presuppone un certo grado di vicinanza e intimità.Come fenomeno psicologico, amae, è stato introdotto nel 1973, da Takeo Doi che ha provato a descrivere in questo modo le peculiarità delle interazioni cliniche e sociali giapponesi, traducendo questa parola con “dipendenza emotiva” nel senso di volere il massimo bene per l’altro. Immediatamente amae, rimanda alla relazione mamma-bambino e, in generale a qualsivoglia pratica di accudimento poiché in ognuna è necessaria una buona dose di amae: amorevolezza, benevolenza, gentilezza, responsività e profonda empatia. Anche se i contorni di quel sogno si sono sfocati, quelli della parola amae, mai. Non l’ho più dimenticata, anzi torna spesso alla memoria nel mio incontro profondo con l’Altro. La naturopatia infantile è intrisa di amae, di dolcezza e benevolenza. Sono necessarie per mettersi in ascolto dei bambini, dei loro sintomi, per entrare in contatto con i loro bisogni profondi. Indispensabili anche nel sostenere i genitori in questo ascolto autentico che può portarli ad una radicale trasformazione della visione della malattia, da “problema” a “opportunità”. Quella della naturopatia infantile, è una visione ad ampio spettro: osservare prima e cogliere dopo la connessione tra causa e sintomi dei bambini, è un’esperienza affascinante, trasformativa. Nell’ascoltare e nel ri-significare i loro sintomi, l’amae permette una connessione profonda tra il bambino, la mamma e il papà, diventando il cardine del cambiamento e del raggiungimento del benessere di tutta la famiglia. La naturopatia chiede di affidarsi, confidare e fidarsi del sintomo e della sua profonda saggezza e amae sembra saper abbracciare in qualche modo tutte e tre queste parole. Il suo suono, poi, ricorda quello del verbo italiano amare.
Marika Lovecchio Psicologa e Naturopata infantile
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