La moderna medicina, è nata dallo studio dei corpi morti e sezionati; ciò ci ha permesso di ottenere risposte sempre più esaurienti, ma dall’altra parte anche sempre meno convincenti perché, arrivando al sempre più piccolo, si tende a dimenticare che, a tenere tutto insieme non è il caso che tende al caos. Dai primi anni del 1900 infatti, è stata la fisica quantistica a scoprire che la materia è pura energia. Qual è, allora, la forza che consente di organizzare così perfettamente un corpo vivente? Quando sopraggiunge la morte, il corpo fisico ritorna alla terra e ad essere la somma dei materiali grezzi che erano serviti a costituirlo. Durante la vita, questi materiali vengono tenuti insieme e organizzati in forme superiori e complesse dal corpo eterico. Questo non potrà mai essere studiato dalla scienza tradizionale poiché è un elemento non percepibile dai nostri sensi, così come comunemente intesi. Questo corpo è stato oggetto di ricerca anche della psicologia, in particolare da psicoterapeuti quali Reich e Lowen, padri della bioenergetica. Il corpo eterico o vitale è fatto di una sostanza più fine e rarefatta di quella fisica e la sua funzione è quella di organizzare secondo un certo schema, le sostanze e le funzioni degli organi del corpo fisico. Lo hanno le piante, gli animali; è assente invece nei minerali. La vita è quindi possibile perché vi è uno stretto legame tra corpo fisico ed eterico. Talvolta, può essere percepito visivamente in particolari condizioni di luce modificando la messa a fuoco degli occhi: appare come una nebbiolina luminescente bianco-grigia che fa da contorno al corpo fisico sporgendo da esso di alcuni centimetri. Ad avvolgere il corpo eterico, vi è poi quello astrale, chiamato anche emozionale che ci permette di provare sensazioni, passioni, desideri ed emozioni come gioia, disperazione, attrazione e repulsione. Lo hanno uomini e animali, ne sono privi le piante e i minerali. La sua caratteristica principale è quella di proiettarsi a grandi distanze e velocità, poiché non è sottoposto ai limiti della materia fisica. Infine, troviamo il corpo mentale, deputato al pensiero concreto e quello causale dal quale si formano i pensieri astratti. Questi due corpi formano l’Io e la sua attività mentale consiste nell’espansione e proiezione di forme pensiero, ovvero vere e proprie entità viventi temporanee formate da sostanza mentale che hanno una forza e una durata proporzionale all’intensità con la quale sono state create e “cibate”.
Caratteristica dei pensieri è la loro tendenza a plasmare la materia fisica: ciò significa che più saranno intensi e ripetuti nel tempo, più creeranno una realtà fisica corrispondente. In conclusione, il corpo fisico compenetra quello astrale; il corpo astrale compenetra entrambi, fisico ed eterico; quello mentale li comprende tutti. Nel prossimo articolo su Amae-blog si parlerà della formazione dei vari corpi nel corso dell’infanzia.
Marika Lovecchio Psicologa e Naturopata Infantile
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